Directory web: cosa erano e perché contavano
Prima dei social e dei feed infiniti, una parte importante della navigazione online passava dalle directory web: raccolte di siti organizzate per categorie, consultabili come un indice. Erano strumenti semplici, ma utili per orientarsi e scoprire progetti online in modo ordinato.
Cosa si intende per “directory web”
Una directory web era un elenco strutturato di siti, spesso suddiviso per argomenti e sotto-argomenti. A differenza di un motore di ricerca, che restituisce risultati in base a una query, la directory proponeva una navigazione per percorsi: categorie, sottocategorie, liste tematiche.
Come funzionavano
In molte directory, i siti venivano inseriti tramite segnalazioni e una revisione manuale. Questo approccio riduceva la presenza di risultati duplicati o poco pertinenti e dava valore alla selezione editoriale. Non tutte le directory erano uguali: alcune erano generiche, altre molto verticali.
Perché hanno avuto un ruolo importante
- Orientamento: facilitavano la scoperta di siti quando il web era meno “indicizzato”.
- Selezione: un criterio editoriale poteva migliorare la qualità media delle segnalazioni.
- Contesto: categorie e descrizioni aiutavano a capire rapidamente cosa aspettarsi da un sito.
Cosa è cambiato nel tempo
Con la crescita dei motori di ricerca, la navigazione per directory ha perso centralità. In parallelo, sono aumentati i contenuti generati automaticamente e le pagine duplicative, rendendo più complesso mantenere elenchi manuali aggiornati e coerenti.
Perché parlarne ancora oggi
Ripercorrere strumenti come le directory web aiuta a comprendere l’evoluzione delle modalità con cui si scoprono e si valutano le risorse online. In un web sempre più rapido e “a flusso continuo”, l’idea di selezione e organizzazione per temi resta una pratica utile in molti contesti.